Dio protegga colui che la canterà bene!
Dieux Gart, E’ un
rondeau di fine ‘300, contenuto nel Codex
Chantilly (F-CH 564), un manoscritto di musica francese trascritto in nord
Italia.
Ho sempre amato questo brano misterioso, per averlo
ascoltato nella versione registrata da “Medieval ensemble of London” nel 1983,
un gruppo storico facente capo ai fratelli Peter e Timothy Davies
(rispettivamente alla Dulciana e Arpa – Cittern e liuto). Purtroppo non ho
trovato questa versione su you tube, magari appena ho un po’ di tempo la
pubblicherò io stesso dal mio “prezioso” vinile :-)
Nel video che pubblico è l’Ensemble Organum di M. Peres ad eseguirla, a tre
voci (che non mi piace) un pò legnosa e con TANTI compromessi.
Per tornare alla versione dei fratelli Davies, essa, pur
essendo molto evocativa è.. errata! Infatti non hanno tenuto conto –
volutamente o meno – di un segno di bemolle in chiave nella voce di tenor.
Questo segno infatti, se rispettato, stravolge completamente la musica, dando
origine ad intervalli di seconda minore e tritoni a non finire (il tritono come
si sa era anche chiamato Diabolus in musica, una dissonanza assolutamente da
evitare)
Solitamente l’esecutore avveduto aggiusta le dissonanze sistemando
gli esacordi con la ficta, ovvero
aggiungendo alterazioni, ma in questo brano sono segnati dall’autore (quindi
rispondono ad una evidente volontà performativa) ben due Diabolus nella linea
melodica del tenor. Quindi come si fa? Si aggiusta tutto tranne quelli o si
lascia tutto il pezzo pieno di demoni musicali occulti? (appunto una scappatoia
è quella dei Davies).
E’ un enigma! Il brano è un enigma e proprio per questo
continua a scoraggiare i musicologi e gli interpreti, che preferiscono di
solito scegliere qualcosa di più.. facile. Eppure è un brano importante, nel
codice è l’unico con capolettera decorato ed una bellissima miniatura a lato di pagina (come si vede), segnale sicuro
del favore che incontrava all’epoca.
Guido, il
compositore, anche esso assai misterioso e di cui quasi nulla si conosce, ha
lanciato attraverso i secoli un rompicapo da risolvere. D’altronde io credo e
sono convinto che una importante chiave di interpretazione si nasconda nel
testo.. Dio protegga chi bene la canta,
perché questa è per la mia amata. E’ estremamente affascinante! Conosco
questo pezzo a memoria e lo adoro, ma non sono ancora riuscito a convincere
qualcuno ad accompagnarmi in una registrazione. Spero di poterlo realizzare
presto e di cantarla BENE (corretta o
dal cuore?) e guadagnarmi il favore del trovatore Guido e della sua dama!
S.
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