sabato 28 gennaio 2012



Dio protegga colui che la canterà bene!
Dieux Gart, E’ un rondeau di fine ‘300, contenuto nel Codex Chantilly (F-CH 564), un manoscritto di musica francese trascritto in nord Italia.
Ho sempre amato questo brano misterioso, per averlo ascoltato nella versione registrata da “Medieval ensemble of London” nel 1983, un gruppo storico facente capo ai fratelli Peter e Timothy Davies (rispettivamente alla Dulciana e Arpa – Cittern e liuto). Purtroppo non ho trovato questa versione su you tube, magari appena ho un po’ di tempo la pubblicherò io stesso dal mio “prezioso” vinile :-) 
Nel video che pubblico è l’Ensemble Organum di M. Peres ad eseguirla, a tre voci (che non mi piace) un pò legnosa e con TANTI compromessi.
Per tornare alla versione dei fratelli Davies, essa, pur essendo molto evocativa è.. errata! Infatti non hanno tenuto conto – volutamente o meno – di un segno di bemolle in chiave nella voce di tenor. Questo segno infatti, se rispettato, stravolge completamente la musica, dando origine ad intervalli di seconda minore e tritoni a non finire (il tritono come si sa era anche chiamato Diabolus in musica, una dissonanza assolutamente da evitare)
Solitamente l’esecutore avveduto aggiusta le dissonanze sistemando gli esacordi con la ficta, ovvero aggiungendo alterazioni, ma in questo brano sono segnati dall’autore (quindi rispondono ad una evidente volontà performativa) ben due Diabolus nella linea melodica del tenor. Quindi come si fa? Si aggiusta tutto tranne quelli o si lascia tutto il pezzo pieno di demoni musicali occulti? (appunto una scappatoia è quella dei Davies). 
E’ un enigma! Il brano è un enigma e proprio per questo continua a scoraggiare i musicologi e gli interpreti, che preferiscono di solito scegliere qualcosa di più.. facile. Eppure è un brano importante, nel codice è l’unico con capolettera decorato ed una bellissima miniatura a lato di pagina (come si vede), segnale sicuro del favore che incontrava all’epoca.
Guido, il compositore, anche esso assai misterioso e di cui quasi nulla si conosce, ha lanciato attraverso i secoli un rompicapo da risolvere. D’altronde io credo e sono convinto che una importante chiave di interpretazione si nasconda nel testo.. Dio protegga chi bene la canta, perché questa è per la mia amata. E’ estremamente affascinante! Conosco questo pezzo a memoria e lo adoro, ma non sono ancora riuscito a convincere qualcuno ad accompagnarmi in una registrazione. Spero di poterlo realizzare presto e di cantarla BENE (corretta o dal cuore?) e guadagnarmi il favore del trovatore Guido e della sua dama!
S.

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